SIC palude di Brivio: si tratta di un’ansa paludosa che si è creata dal corso tortuoso che il fiume Adda assume a valle del lago di Olginate. La zona si rivela di estremo interesse ambientale in quanto priva di insediamenti umani, sia industriali sia agricoli, e biologicamente ricca.
Ponte sull’Adda: un ponte storico che offre una vista panoramica sul fiume e collega le province di Lecco e Bergamo.
Castello di Brivio: un castello medievale che testimonia la storia antica del borgo, con mura imponenti e una storia affascinante.
Museo casa natale di Cesare Cantù: la casa natale di Cesare Cantù, storico, letterato e politico italiano, che conserva testimonianze di un passato ricco di cultura e tradizione.
Tra il XV e il XVI secolo, Brivio era già sede di un centro religioso. Il documento più antico che conferma la sua esistenza è, però, un atto notarile datato 960, che prova una donazione fatta da Alcherius, signore di Airuno, alla chiesa plebana di Sant’Alessandro.
Le origini di Brivio risalgono all’epoca romana. All’inizio, la città si estendeva su due frazioni divise dal fiume Adda: sulla sponda orientale sorgeva “Brivium da za”, oggi conosciuta come La Sosta di Cisano Bergamasco, che comprendeva poche abitazioni, inclusa quella dei Vimercati, nobili locali e proprietari terrieri. Sulla sponda opposta si trovava “Brivium de là”, caratterizzata dalla presenza di altre dimore, un castello e due chiese.
Nel 1445, Brivio venne occupata dalle forze della Repubblica di Venezia, che costruì un ponte per unire le due sponde. Con la pace di Lodi, l’Adda divenne il confine tra la Serenissima e il Ducato di Milano e il ponte venne distrutto. Di conseguenza, Brivio si sviluppò solo lungo la sponda sinistra, diventando per molti anni una città di frontiera. Solo nel 1917 le due sponde furono collegate da un nuovo ponte.