Casirate d’Adda

Bergamo

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Parrocchiale di Santa Maria: nella parrocchiale di Casirate Alessandro Manzoni sposò Enrichetta Blondel, figlia di un industriale svizzero che aveva una filanda in paese.

La Storia del paese

Non sono documentate le origini del paese. Non è escluso che l’attuale torre del castello poggi su antiche fondamenta di un torrione romano collocato in posizione strategica a ridosso della “costa”, dove si incrociavano le principali vie di comunicazione, la Bergamina con direzione nord-sud, e le strade basse che collegavano il centro abitato con i guadi del fiume Adda.

Il nome del paese è citato per la prima volta in un documento del 774, il testamento del longobardo Taido, nel quale emerge che Taido dona alcune proprietà alla basilica di Santa Maria in “Caseriate.

L’etimologia non è chiara, ma la spiegazione più accreditata fa risalire il toponimo a “Caseariate”, nel senso di possedimento caratterizzato dalla produzione e stagionatura di formaggio (la “casèra”).

Nel 1186 Federico Barbarossa lo infeudò con altri centri della Geradadda al Comune di Milano, al quale rimarrà legato, con alterne vicende, fino al 1797, quando diventò parte del Dipartimento del Serio, poi Provincia di Bergamo.

Casirate fu proprietà nel Medioevo della Pieve di Arzago e della diocesi di Cremona, della quale la parrocchia fa ancora parte, nell’intrico di confini diocesani che caratterizza la Geradadda.

I trevigliesi, venuti in possesso di alcune terre del paese, le vendettero, conservando la proprietà delle acque e mettendo in serie difficoltà le attività agricole del paese: proprio in seguito a tale evento, Casirate si consorziò con Calvenzano e Vailate e ottenne dal Duca Filippo Maria Visconti la concessione di derivare dall’Adda l’attuale roggia Vailata, dalla quale partono i canali a tutt’oggi utilizzati per l’irrigazione del territorio comunale.

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