Santuario della Madonna del Bosco: il Santuario, pregevole monumento del barocco lombardo, sorge in posizione panoramica sulla Valle dell’Adda.
Traghetto leonardesco: esempio di ingegneria fluviale ispirato da Leonardo da Vinci, è un’imbarcazione che si muove a mano. Collegato tra due sponde del fiume attraverso un robusto cavo d’acciaio, il traghetto sfrutta l’energia della corrente per spostarsi, rendendo superfluo l’utilizzo di motori.
Municipio di Imbersago: è possibile visitare la galleria che ospita le opere vincitrici del premio Morlotti, importante artista del Novecento italiano, nato a Lecco e famoso per aver immortalato l’Adda dalla riva di Imbersago.
Diversi sono i documenti in cui viene citato il toponimo. Secondo alcuni, il termine deriverebbe da “Ambatiacus” o da “Ambrosiacus”, in riferimento a un podere di un tale Ambrosio.
Nel Medioevo appoggiò la causa guelfa, assistendo alla lotta tra due famiglie, entrambe guelfe, che combattevano per il dominio sul territorio.
Nel XV secolo il borgo passò a Filippo Maria Visconti, succeduto al fratello Giovanni Maria. Dopo che tutto il territorio bergamasco passò alla repubblica di Venezia, il paese diventò la zona di confine tra il ducato di Milano e la Serenissima.
Verso la metà del XV secolo i veneziani invasero l’alta Brianza conquistando anche questo borgo, che però, dopo la pace di Lodi, tornò di nuovo a segnare il confine tra Milano e Venezia.