Suisio

Bergamo

Cosa vedere

La zona del Funtanì: situata lungo il fiume, è un’area naturale di grande bellezza e tranquillità. Il sentiero è ideale per passeggiate rilassanti, una giornata all’aria aperta con la famiglia, grazie alla presenza di aree picnic e spazi verdi. Durante il periodo natalizio, il parco ospita un suggestivo presepe artigianale, illuminato sia di giorno che di notte, che aggiunge un tocco di magia al luogo.

La Storia del paese

Per ripercorrere le tappe che vedono l’evoluzione del toponimo Suisio bisogna far riferimento alla Corografia Bergomense del 1880, che riunisce tutti i documenti che citano i diversi paesi della provincia di Bergamo. Nella fattispecie, sotto la voce di Suisio si riporta: Sevisio (anno 879), Sevixio (anno 980).

Come la maggior parte dei nomi geografici, anche “Suisio” potrebbe avere a che fare con l’ambiente sul quale si estende il suo territorio. Il nome avrebbe assonanza col fiume Seveso, in particolare alla radice prelatina sev-, che sta a indicare la presenza di un corso d’acqua.

Si sa per certo che i primi insediamenti stabili si verificarono in epoca romana. In quel periodo storico il borgo, così come l’intera zona dell’isola, fu interessato da notevoli flussi commerciali e militari, che diedero il via a un’importante opera di centuriazione.

Con il termine dell’Impero Romano, Suisio fu soggetto alle incursioni barbariche, che portarono anni di saccheggi e terrore. Nel VI secolo la situazione politica si stabilizzò grazie all’arrivo dei Longobardi.

Più tardi irruppero i Franchi, i quali istituirono il Sacro Romano Impero e diedero vita al feudalesimo. Nell’877 si menziona il toponimo Suisio.

Nel corso del XII secolo Suisio definì i propri confini territoriali e si proclamò comune, cominciando a gravitare nell’orbita della città di Bergamo.

Ebbe inizio un periodo di profonda instabilità, causata dalle numerose battaglie tra guelfi e ghibellini prima, e tra gli eserciti dei milanesi e veneziani poi. Sorsero quindi numerose fortificazioni, torri e mura, tra cui un castello, menzionato in documenti risalenti alla fine del X secolo.

La situazione politica si stabilizzò nel 1428 con l’annessione di Suisio alla Repubblica di Venezia, che infeudò parte dei terreni del paese alla famiglia del condottiero Bartolomeo Colleoni. La Serenissima inoltre cercò di migliorare la condizione sociale ed economica della popolazione, fino ad allora messa a dura prova.

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